E piano piano stiamo rivedendo il Flavio Bianco che ci piace vedere. Quello che si prende la squadra sulle spalle e che fa di tutto per portarla alla vittoria. Artefice della rimonta.

Fare la cosa giusta non è mai semplice nel calcio, Fare la cosa giusta negli ultimi 20 metri è difficilissimo. Lui però ha sempre questa dote di liberarsi, di mettere la palla dentro con una facilità estrema. Purtroppo non basta per i suoi.

Che fosse una partita complicata per lui, era pressoché scontato. Con Zanza infatti è un continuo duello. Da apprezzare la volontà di arrivare su ogni pallone e lo spirito di sacrificio.

Ci si aspettava qualcosa di più sicuramente. Prova modesta la sua. Duro nei contrasti.

Sempre puntuale ed efficiente come pendolino di sinistra. Riesce a regalare un’ottima prestazione in entrambe le fasi nonostante la potenza del Betis sulle fasce.

Solita prova maiuscola macchiata dall’ingenuità dall’espulsione. Il gol sta diventando una costante.

Anche per lui prestazione di livello. Accanto a Priolo ormai è una costante, i due creano una vera e propria muraglia. non rinuncia alla fase di spinta e fa bene, perché regala un goal e un assist.

Impressionante la costanza che riesce a mantenere durante tutto il match. È realmente quello che riesce a dare continuità per 50 minuti, sia dal punto di sta tecnico che dal punto di vista mentale.

Leader di questa squadra. Pochi minuti in campo ma giocati con estrema intensità ed attenzione. Non rischia mai e sceglie sempre l’opzione giusta.

Prova sufficiente. Pochi minuti in campo, ma anche lui, quando chiamato in causa, fa bene.

Vuole fare l’attaccante? Ok, fa bene. In effetti lo fa discretamente, lotta, prende fallo, fa reparto, ma manca la cosa più importante: deve segnare sotto porta.

Primo tempo ottimo, scattante, si muove sempre bene senza palla e non da riferimenti agli avversari. Nel secondo tempo non riesce incidere e non gestisce bene le energie.

Buona prova, specialmente nel primo tempo. Nel secondo colpevole sul goal di Schimmenti. Gli manca un po’ di lucidità su alcuni interventi.

Deve essere questo per tutto il torneo. Ha una capacità di capire i movimenti dei compagni in anticipo strepitosa, sembra che tenga troppo la palla invece detta i tempi. Il goal che riapre i conti e da il via alla rimonta è il frutto di tutto ciò.

Anche per lui prestazione ancora una volta maiuscola, macchiata da l’espulsione che è ingiusta. Fosse rimasto in campo, il risultato sarebbe rimasto incerto fino alla fine.

Nelle grandi partite si esalta. incolpevole sui due goal subiti. Parla tanto e coordina la difesa.

Come cita il suo capitano “il potenziale di questo ragazzo è immenso”. Forse pecca un po’ di fisicità a centrocampo ma deve ancora trovare la sua dimensione migliore, ma non è lontano.

Stiloso ed elegante quando vuole, duro e attento quando serve. Mixa benissimo queste componenti regalando una prestazione super.

Più che Miraglia, MURAGLIA, ma anche treno sulla corsia di destra. Anche lui zero pressione nelle partite importante.