Una di quelle finali che vorresti vedere in ogni torneo, una di quelle che vorresti non finisse mai, una di quelle dove la squadra che vince è veramente la migliore.
E lo sanno anche i Pop Koln, vinti in questa finale di Garibaldi cup, che gli U.S. Quatruni sono superiori, ma escono con un piccolo sorriso per aver tenuto testa a degli avversari validissimi fino alla fine, sfiorando un pareggio, forse meritato ma sorprendente sino alla vigilia.

D'altronde affrontavano i campioni del girone, una squadra imbattuta dalla prima all'ultima giornata, dove non ci sono difensori né attaccanti, ma 6 giocatori capaci di giocare in qualsiasi ruolo con intelligenza. Non a caso, i tre premi più importanti se li son presi loro: miglior giocatore Barbaro, capocannoniere Prestigiacomo e assist-man Provenzano, il trittico sul quale è ruotato il gioco dei campioni. Non è bastato uno straordinario Costa, autore di un poker, a fermare gli avversari, ma i Pop Koln non si possono mangiare le mani. Forse solo in qualche occasione, tipo quella di Sgroi che se la mette dentro da solo con molta sfortuna sul punteggio di 1-0, ma, la partita non è stata decisa nè da questo nè da altri episodi, solo dalla bravura degli avversari, capaci di rimontare per ben due volte un risultato in loro sfavore.

E' una delle favole più belle che si potevano scrivere e che forse inaugura un ciclo della competizione scolastica: a coloro i quali gli viene negata per ben due volte la finale per pura sfortuna nelle precedenti due edizioni (entrambe di cadetteria), adesso ci vanno in finale con merito, e con merito la vincono. A deciderla è sempre il gol di Barbaro, come nella Serie B di Apertura, dove fu anche lì premiato col Pallone d'Oro, ma va reso merito a Prestigiacomo per la capacità di sbracciarsi nei momenti difficili e trovare gol pesanti, non solo in questa finale, ma in tutta la competizione. La vittoria è degli U.S.Quatruni, di nome e di fatto, che si scrivono nell'albo d'Oro di questa competizione, dopo All Blacks, Sporting Emi, Red Devils e MarinoPittarello, nella competizione più colorata e tradizionale dei nostri Tornei.