Anche lui in ombra. Recupera tanti palloni ma nei 20 metri non riesce ad essere cinico.

Regge il centrocampo da solo e infatti non esce mai dal campo. Regge gli urti a centrocampo e offre palle-gol quando sembra non c’è ne sia la possibilità. Torna anche al gol.

Stava male e si vedeva, mette comunque l’anima in campo cercando di cambiare le sorti della gara.

Statuario. Forma una muraglia con Mazzola e l’intesa migliora sempre di più. Quando si passa da lui, lui ti costringe a tornare indietro non concedendo spazi.

Effettua un paio di sgasate che mettono in difficoltà la difeso dello United. Si amalgama bene al gioco di squadra.

Poteva e doveva fare meglio sul gol di Contino ma non era facile. Prestazione comunque di rilievo e soprattutto convincente.

Fa capire che in difesa rimane un osso duro. Finalmente è passato dietro ed è quello il suo posto e ne da una grande dimostrazione.

Il gol è da rifarsi gli occhi. Non passa sicuramente in secondo piano la sua gara, difensivamente perfetto, in contenimento e in copertura.

Silenziosamente uno dei migliori. È entrato in campo con la testa giusta giocando bene tutti i palloni che tocca. Si leva la soddisfazione del gol.

Ancora in sordina. Si concentra sulla giocata semplice regalando pochi palloni agli avversari.

Il gol è da professore e anche la prestazione. Elegante ma senza strafare, il fulcro del gioco del Tottenham, vede palloni che gli altri non vedono.

Questo è il Galici che chiediamo e che vogliamo rivedere. Si il gol, ma la prestazione e il dinamismo delle sue giocate è ciò che lo contraddistingue e che lo rende unico. Nelle partite importanti non perdona.

Soffre la velocità degli attaccanti avversari ma si impegna tanto nelle letture e lì continua ad essere uno dei migliori nel suo ruolo.

Attivo, attivissimo nella pressione, riesce a dare fastidio al fraseggio del Tottenham. Si muove molto bene in avanti senza però avere occasioni gol da sfruttare.

Molto meno minutaggio, serve sempre a questa squdra. La sua gamba, la sua fisicità e la sua visione possono tornare sempre utili.

Quando gioca, segna sempre ed è sempre decisivo. Importanza massima nel suo team, nonostante l’infortunio.

Buona gara nel complesso ma ha le qualità giuste per lavorare più da pívot. Poteva tenere testa nei contrasti a Cannella e Mazzola ma lui molte volte si abbassa perché vuole il pallone, peccando di sufficienza.

Ormai un numero 9 consolidato, si muove benissimo in profondità e viene sempre cercato dai compagni. Bravo anche come uomo-assist.

Lo United è un po’ il suo incubo ma è comunque incolpevole suo gol subiti.