Meno brillante del solito. Viene vinto dal fisico di Surdi e compagni quando si espone in avanti, ma riesce, comunque, a far gol. In difesa non incisivo come nelle ultime partite.

Prestazione all’altezza di Di Stefano. I West Zen non sentono la mancanza dell’ormai difensore dei Rayo proprio grazie a lui che svolge un lavoro complicatissimo su Galioto, costringendolo a giocare di sponda, ma non ha colpe sui gol.

Partita magistrale di “Pino” greco, soprattutto nel primo tempo, dove non parte da titolare ma gioca con un’intensità paurosa per tutta la restante parte del match. Anticipi a gogo e contrasti puliti. E’ l’unico che riesce a tenere testa a Lanza.

Primo tempo ai box secondo dove suona la carica. Aumenta il ritmo e da pepe a una partita che stava sempre più morendo, soprattutto per i West Zen. Dribbling interessanti e grande fantasia. Sostituto ideale di Gervasi, anche perché fa entrambi le fasi, come pochi dei suoi.

Corre tanto ma è costretto a giocare di spalle. Realizza tre gl con scatti fulminei e con inserimenti con il giusto tempo, ma poteva realizzare più gol, e forse, l’assenza di Mannino, in questo, c’entra qualcosa.

Rimane in letargo in panchina per gran parte del match ma quando entra in campo si sveglia e sveglia tutti con una rasoiata nei minuti finali che colpisce un palo che ancora trema.

Santo subito. E’ la dimostrazione che è vero che un portiere può fare gol, e che con i suoi gol può cambiare la partita. Oggi “Mina” è stato invalicabile, ha lottato, a fatto salti mortali e ce l’ha messa tutta, ma senza di lui i suoi non sarebbero passati. La sua porta non è rimasta inviolata, ok, ma con le sue parate si è dimostrato più importante, decisivo e trascinatore di un attaccante. Lo vogliamo sempre così. Incubo di Lanza.

Chapeau. Non muore mai la sua grinta, la sua speranza e la sua voglia di crederci fino alla fine. Fa tutto lui e capisce che per far male agli avversari bisogna metterli in difficoltà concretizzando tutto quello che gli capita fra i piedi, infatti realizza 4 gol ma ne poteva realizzare di più, purtroppo Minafò è in giornata di grazia.

Non la sua miglior prestazione. Scelte di tempo spesso sbagliate e velocità che non basta contro questi West zen che vanno a mille all’ora. Prestazione opaca ma comunque discreta per il difensore dei Rayo, anche perché ha aiutato tantissimo Greco e Di Stefano nella fase difensiva.

Rispetto all’andata spicca. Si vede il suo impegno in fase propositiva con le sue lunghe cavalcate sulla fascia che, spesso, mettono in difficoltà gli avversari, ma contro di lui si impone Roberto Di Stefano e superarlo non è di certo semplice.

Incanta con la sua saggezza e con la sua maestria in difesa. Con disinvoltura riesce, di fatto, a imboccare Galioto e compagni con una quantità di palloni serviti al posto giust. Nota dolente: Lanza spesso e volentieri lo fa sfasare e non riesce a stare ai suoi dribbling.

Può fare di meglio, può parare più tiri avversari e non è esente da colpe in alcuni gol avversari. La sua stagione è stata una discesa, dal premio di migliore in campo della prima giornata a un portiere che, benché è spesso troppo solo contro gli avversari, pecca in qualcosa.

Buon primo tempo, dove trova spazio e ritmo per un’intesa perfetta con Lanza. La sua fantasia e velocità in mezzo al campo è stato un elemento imprescindibile per i West Zen che, se l’avessero avuto sin dall’inizio…

Quello che mancava ai West Zen. Da velocità, fluidità e grinta alla manovra ma aiuta anche tantissimo Surdi a tenere lontano dalla porta gli avversari. Gioca una buonissima partita e trova anche un gol fortunoso quanto meritato.