Partenza lenta, ma quando entra in partita diventa il trascinatore dei suoi. Usa il fisico come arma principale per farsi spazio in avanti e bombardare la porta avversaria. Poteva fare più gol.

E’ l’unico capace di arginare le offensive avversarie. Fa valere il suo fisico contro quello di Mannino e Galioto. Solito problema: da solo può fare ben poco. Bravo anche ad impostare anche se è difficile trovare il varco contro questi avversari ben messi.

Dateci il nome delle sostanze stupefacenti usate da Perricone. Corre a 100 all’ora senza mai stancarsi e, in un attimo, lo si vede dalla difesa all’attacco. Incisivo in avanti con una doppietta e grintoso dietro. Dopato.

Uno dei più attivi dei suoi. Forma una buona coppia con Lanza e riesce ad avere una visione di gioco migliore dei suoi compagni che serve bene a Lanza.

In stato di grazia. Riesce a chiudere un sacco di azioni avversarie. Imposta con un grande ritmo e diventa, a tratti, regista del gioco.

Marcatura discutibile su Mannino. L’attaccante avversario non ha troppo spazio ma lo passa facilmente. Buona coppia con Surdi ma manca un po’ di grinta.

Sempre incisivo o decisivo in un modo o nell’altro. Realizza solo un gol, ma fa un lavoro preziosissimo in appoggio ora a Mannino ora a Perricone.

La sua firma c’è sempre e comunque. Sterzate mostruose che non mettono grande difficoltà alla difesa dei Rayo, ma con la sua velocità crea delle interessantissime cavalcate e gare di 100 metri con Graffagnini, dalle quali escono vincitori entrambi.

Non grossi grattacapi oggi sovvenuti contro la sua porta. Quando viene chiamato in causa si fa trovare sempre pronto con buone parate, anche se sembra quasi un giocoliere che abbia difficoltà a bloccare il pallone.

Non spicca abbastanza. da lui ci si aspetta il colpo di genio e anche il giusto guizzo per bucare il ben solido muro avversario. Messo troppo in ombra dalla difesa avversaria.

Gioca bene in coppia con Di Stefano o con Perricone e conferisce sia durezza e solidità alla fase difensiva sia lucidità e velocità alla manovra. E’ un osso duro per Lanza in velocità.

Va reso merito alla difesa avversaria per aver spento il suo genio. Non illumina il gioco dei suoi ed ha difficoltà a trovare il varco giusto.

Da ricovero in un ospedale psichiatrico!! Un folle quando è in possesso del pallone, non si spaventa di nulla e parte palla al piede con dei dribbling molto rischiosi che, a volte gli riescono, a volte no. Fatica a superare la metà campo.

Riesce a essere decisivo e a salvare alcuni gol nel momento meno utile, ovvero sul 5-1. Non inizia benissimo e non può fare tanto sui gol.