Spalle al muro. E’ quello che si comporta meglio, dal punto di vista del gioco, ma è bravissima la difesa avversaria a isolarlo dal resto della squadra e bravissimo Caldarella a recuperare una quantità assurda di palloni su di lui.

In formissima! Para tantissimi tiri, spesso non difficilissimi, ma mai come stavolta è stato realmente fondamentale per i suoi. Perde un po’ la testa, abboccando alle provocazioni di Colonna-Romano, ma è bravo a non farsi espellere. C’è un pezzetto di Speciale in semifinale.

Anche lui spento. Dal genio degli Sboccarda ci si aspettava di più. Trova poco spazio e pochi varchi per servire i compagni. Quando ha la possibilità di fare gol non la mette dentro. Sotto tono.

CALDARELLA E’ tornato il trascinatore dei suoi dopo un paio di giornate dove è stato messo da parte da Restivo. Si riprende ciò che è suo, festeggiando e facendo, nel vero senso della parola, ballare la samba alla difesa avversaria. Lavoro di mediatore tra difesa e attacco svolto alla perfezione da uno che sa farlo meglio di nessun altro. Crea continui contropiedi 3 contro 1 che mettono spalle al muro gli avversari. Folle e decisivo.

Spento. E’ vero che nell’1 contro 3 si può far poco, sopratutto se i 3 lì davanti sono Caldarella, Restivo e Salomone. Tiene bene la marcatura su Salomone, soprattutto nel primo tempo, costringendolo a giocare spalle alla porta, ma gli sfugge lo stesso troppe volte.

Mancava questo Salomone ai Team Chiappetto. E’ sempre stato un giocatore capace di liberarsi bene dagli avversari, capace di muoversi benissimo ma che realizza pochi gol. Quello che serviva stavolta lo ha fatto alla grande: dare un punto di riferimento in avanti ma metterla dentro più volte possibile, cosa chiedergli di più?

Nervosismo gratuito. E’ con queste due parole chesi può descrivere la sua partita. Si è messo in evidenza soltanto in negativo, facendo inutilmente surriscaldare gli animi. Trova più spazio degli altri suoi compagni, ma Mancuso è impossibile da passare.

Nonostante l’infortunio, gioca bene. Qualche minuto nel secondo tempo giocato con buona intensità e concentrazione. Sostituisce al meglio per qualche minuto Mancuso.

Sfortunato e impacciato. La palla al momento giusto gli rimane sotto, fatica a portarla avanti e la perde troppo spesso, lanciando il contropiede degli avversari. Troppo passivo in difesa.

Non sfigura e nel giorno del suo compleanno mette un pezzettino di sé in semifinale, giocando qualche minuto e mettendoci del suo.

Grandissimo portiere, sembra che gli Sboccarda abbiano un gatto in porta, capace di parare qualsiasi tiro. Si vede che è esperto e soprattutto sicuro, ma non può nulla sui gol, forse poteva far meglio nel primo. Realizza anche un gol da casa sua.

E’ incredibile come si stia conquistando l’Olimpo della Garibaldi Cup giornata dopo giornata. Giocatore imprescindibile per i Team Chiappetto, non ha lasciato passare un pallone. Viene superato? No problem, si va a riprendere il pallone, anche con eccesso di foga ma non fa praticamente mai arrivare al tiro gli avversari. Senza dubbio uno dei migliori difensori della Serie B.

E’ incredibile come, nonostante la sua piccola stazza, riesca a recuperare così tanti palloni. Merito della sua grinta, del suo cuore e della sua capacità di entrare in partita subito quando serve.

Non decisivo quanto le altre volte, ma svolge un lavoro in nero. Aiuta tantissimo in difesa ed era quello che serviva ai suoi, e poco importa se ha realizzato solo un gol. Compagno ideale di Caldarella e Salomone. Un po’ sfortunato quando arriva davanti la porta.