Ci si poteva aspettare di più da lui, vista l'incisività che ha dimostrato costantemente per tutta la stagione. Non cambia l'inerzia della partita, ma ci mette cuore, tanto cuore, giocando anche con una sola mano.

Sfortunato, sfortunatissimo. Scivola quando gli capita la palla al centro dell'area a porta sguarnita e sbaglia il rigore nella maniera più assurda. Sognava di alzare la coppa più importante da capitano ad honorem, ma si deve accontentare della coppa di lega.

Il rigore parato in quel modo è un esempio di quella che è stata la stagione dei Gunners: partiti male, ma basta appena toccare la palla nel modo giusto, che tutto ha iniziato a girare a favore. Ha qualche responsabilità sul secondo gol di Fileccia, che non ha visto, però, partire bene. Ai rigori ha vinto ancora una volta lui.

Non basta per sostituire Costa. Il meno sistematico dei suoi in difesa: si concede qualche lusso di troppo che lo porta a tanti mezzi errori. In attacco non incide a sufficienza.

Non costante durante tutto il match ma prezzemolo dei Gunners. Lo si trova dappertutto, gestendo palla con un buon ritmo e con discreta attenzione in ogni reparto. Unica colpa: non aver fatto gol.

Opaco nel primo tempo, brillante nel secondo. Nell'arrembaggio degli avversari, sale in cattedra Tutrone che ha tenuto catenacciata la porta di Casamirra, crollando solo alla fine. Secondo tempo perfetto, ma parte della colpa sul gol del 2-2 è sua.

Costante. Testa in partita dal primo all'ultimo minuto, ma gioca con un ritmo leggermente inferiore a quello dei compagni. bene in difesa a fianco di Cusenza, un po' meno in avanti.

Primo tempo da padrone. Ha preso per mano i Blancos e con due tiri da fuori ha messo la partita in discesa, ma non abbastanza. Attivo e concentrato in ogni parte del campo, ma ci vorrebbero almeno altri due Fileccia per far diventare questi Blancos una macchina da guerra.

L'uomo della provvidenza dei Gunners si chiama Gabriele Sacco. Il gol arrivato nel momento più buio della partita, quello che ha illuminato tutto, quello che ha riaprto le porte per la coppa, è qualcosa di favoloso. Testardo nel voler cambiare la partita, accontentato anche da un pizzico di fortuna.

Tanto lavoro sporco per tenere la palla alta. Gioca tanto spalle alla porta e si prende anche molti falli utili. Poco pericoloso, ma è questo il giusto lavoro che deve fare. Chirurgo dal dischetto ancora una volta.

Romantica la sua storia. Senza di lui i suoi compagni hanno iniziato a vincere, ma con lui è iniziata la vera e propria scalata dei Gunners. L'essenzialità di Cusenza la si è vista anche in finale: fisso dietro a tenere in vita in Gunners dal 3-0, nessuno che potesse accedere in area, ma sopratutto il gol del pareggio che ha mandato tutto ai penalty, proprio nel momento in cui i Gunners stavano quasi tirando i remi in barca. Capitano mio capitano, la coppa è tua!

Bene ma non benissimo. Fa il suo e non ha colpe in nessuno dei due gol. Ai rigori è una lotteria... e forse i Blancos speravano nel numero vincente da parte sua.