A quanto pare il magician del Real T. vuole continuare ad intraprendere la strada di assistman o comunque quella da giocatore più altruista che egoista: è anche grazie alle sue deliziose giocate e alla sua rapidità se Coronella trova la rete ben 7 volte.

Fulmine a ciel sereno, lo si vede e anche bene in campo finchè subito dopo non smette di galoppare in direzione della porta avversaria o viene fermato dal muro del Real Team. Inevitabile epilogo per un giocatore rapido come lui ma che pecca di fisico.

Solita muraglia in difesa, con estrema difficoltà i Red riescono a superarlo. Riesce a timbrare il cartellino anche in un'occasione per non far dimenticare quanto sia completo come giocatore da C5.

Durante il primo tempo quasi un fantasma per poi riprendere vita e addirittura superare in dribbling l'ostico Perricone e battere uno scomodissimo Carollo. Chapeau. Peccato non sia sufficiente la doppietta ma sicuramente prestazione più che sufficiente.

Un vero mattatore, non si risparmia nemmeno un pò. Da notare quanto si sia sollevato il suo contatore di tiri nello specchio: 4 tiri su 5 non solo inquadrano la porta ma lo fanno con estrema potenza e precisione da veri colpi da biliardo. Coronella partita dopo partita ricorda che è presente eccome, alla lotta per il pallone d'oro.

Il capitano fa tutto ciò che gli è possibile per affrontare con la giusta grinta la squadra avversaria di livello oggettivamente superiore: bravo a procurarsi falli in zone di campo scomode per i Real Team e supervisiona la fascia sinistra con sporadiche sgroppate. Difficile tenere uno come Coronella d'altro canto.

Anche questa sera non riesce ad eguagliare l'acerrimo avversario Giambona che rimane avanti con le sue numerose segnature da estremo difensore. Para non al suo meglio, forse si concede il massimo relax in una partita sicuramente non difficile. Anche con un Carollo spesso con la testa sulle nuvole, il Real Team non può che dormire sonni tranquilli.

Alza sempre lo sguardo per evitare di buttare palloni utilissimi ai suoi e cerca sempre di giocare di astuzia; il 50% delle volte riesce nell'intento e va lodato ciò. Tanta grinta spesa in questo difficile campo da parte sua.

Da solo Perricone può soffrire la velocità degli avversari e deve appoggiarsi a un suo attento compagno: nessun problema, Maggio ricopre perfettamente questo ruolo e non si risparmia nel mostrarsi in avanti per alzare un minimo il baricentro dei Real Team, così da evitare di essere troppo schiacciati.

Il fantasista dei Masterchef Utd mostra di sapere giocare a C5 anche in questa occasione, noncurante di chi vi si ponga davanti: tunnel e dribbling da vero giocatore di A e una pregevole doppietta. Unica pecca, piccole disattenzioni in fase di contenimento quando la palla è tra i piedi dei rapidi smistatori avversari.

Essenziale per il suo team, sempre composto in campo e sempre il giocatore più attento e focalizzato sull'obiettivo da raggiungere. Attacca e subito ritorna in difesa per adempiere al suo ruolo da difensore e legante tra attacco e difesa, coadiuvato da un sempreverde Perricone.

Primo tempo in ombra, ha bisogno di 25 minuti per carburare. Secondo tempo ricco di occasioni per i Red e molte partono anche dai suoi piedi.

Se Coronella ha avuto modo di andare più e più volte a segno, lo deve sì a Stassi ma soprattutto a un Di Fresco in perfetta forma fisica e mentale. Scende subito in campo con la consapevolezza che abbassar la guardia può diventare fastidioso in una partita come questa e con la sua compostezza, sforna palloni essenziali e deliziosi per l'attacco devastante dei suoi.

Sfortunato nell'occasione del'autogol, ma nel quadro generale è forse il giocatore dei rossi che più subisce il fisico degli avversari, oltre la loro velocità. Ci si aspetta qualcosa di più da lui specialmente in partite difficili come queste.

Davanti ha giocatori di tutt'altro calibro rispetto a ciò cui è abituato in B ma non per questo viene intimidito e mostra tutta la sua bravura come estremo difensore. Subisce molti gol ma senza di lui, i Masterchef Utd. probabilmente ne avrebbero subiti molti di più.