Nonostante una prima sbandata nei primi minuti, mostra una difesa ben solida, d'altro canto non è nuovo a commenti simili. Riesce a far segnare il proprio nome nel taccuino dell'arbitro, inutile ai fini del risultato finale.

Subisce una brutta botta al ginocchio nel secondo parziale ma episodi molto più rilevanti sono gli interventi, preziosissimi, di cui è stato protagonista: il Tumminello che vestiva azzurro con i Man City è tornato.

Se da una parte l'intesa Argentino-Romano funziona bene, dall'altra parte la sua con coronella non è delle migliori e spesso si ritrova solo a dover trovare lo spiraglio nella muraglia difensiva dei Coca. Questa volta non basta il suo mancino al veleno che punge solo una volta, e beffa Tumminello.

Rende più che operosi quei minuti che vedono la sua presenza sul manto erboso. Si mostra pericoloso in un paio di occasioni prima di diventare l'assist man personale di Di Matteo, che non deve fare altro che insaccare in rete.

Prestazione sicuramente sufficiente ma è proprio questo che lascia perplessi noi che commentiamo la sua partita: ci si aspetta sicuramente più incisività e più attenzione da un questo giocatore, avendo ormai chiare le sue potenzialità.

Rapido come non mai, diventa una spina nel fianco delle retrovie avversarie ma pecca di incisività. Riesce ad andare al gol e lavora da buon collante tra le due metà campo.

Tanta classe nelle file dei VARritirati, soprattutto con lui in campo ma forse sarebbe stato necessario più altruismo e complicità con Traina e il resto del team, sacrificando il solito virtuosismo che tanto ci ha fatto e ci fa appassionare a questo giocatore.

Giocatore indispensabile come pochi: gioca una partita dal livello pacato finché non decide di posizionarsi bene, ricevere palla e metterla dentro senza nemmeno tanta difficoltà, considerando comunque gli aiutini derivanti da incomprensioni della linea difensiva dei VARritirati. Non si può far a meno di un De Francisci così decisivo.

Partita abbastanza nervosa la sua, ma riesce a trovare la lucidità necessaria per andare a segno. Peccato non sia sufficiente, d'altro canto l'intesa non è delle migliori con i compagni e questo lo deficita molto.

Anche lui come Marino, forse gioca meno degli altri interrompendo la continuità di cui giocatori come lui non possono farne a meno. Forte della sua stazza, riesce a coprire bene le spalle dei suoi 3 compagni attivi. Difficile superarlo, Traina Coronella e Stassi hanno avuto modo di sperimentarlo.

Il "Dinho" veterano della Lega Fairplay solca il campo di Unileague in una sera burrascosa ma non sembra curarsene: mette in campo il solito gioco composto e attento e trova una discreta intesa con il compagno di reparto Argentino. Più che sufficiente la prima con i "grandi".

Un vero attaccante da calcio a 5: riesce a liberarsi bene dalla morsa dei difensori dei Coca J e insaccarla alle spalle di Giambona (che è già una cosa non da poco) non sembra essergli costata molta fatica. Con la doppietta consolida una seconda posizione in classifica preziosissima.