Si trova a suo agio in avanti. I suoi compagni lo cercano tanto e lui ricambia la fiducia, segnando una tripletta fondamentale per il risultato finale. Stassi gli ruba il premio di migliore in campo.

Chiude la stagione della Clausura con una brutta prestazione nella quale corre poco e non riesce a seminare panico come dovrebbe. Troppo statico: le ha provate tutte per far gol nel suo compleanno.

Abbiamo seri dubbi sulla sua umanità. Primo tempo da ragazzino che vuole decidere la partita, secondo da alieno che la stravolge con i suo colpi di classe. Realizza un gol fantastico e mette in continua difficoltà la difesa avversaria.

Fa il suo, ma non va oltre il gol. Aiuta tanto in difesa, anche se riesce a recuperare pochi palloni. Nel finale, come è giusto che sia con quel risultato, spinge tanto, ma senza tornare ad aiutare la sua retroguardia.

Gestione delle energie perfetta e adeguato ritmo per poter fare la voce grossa contro avversari rognosi. Il peggiore dei suoi, ma più che altro perché rimane in un limbo inutile e inspiegato.

Grande classe e qualità, ma che non riesce a far risultare decisivi. Viene divorato dal fisico di Perricone che lo costringe a giocare di sponda. Non riesce a permeare nella muraglia rossa nel secondo.

Gran primo tempo, dove trascina la squadra sulle spalle, realizzando due gol importantissimi. Nel secondo gestisce e da più equilibrio dietro, anche perché domenica si gioca di nuovo...

Calo nel finale di stagione inspiegabile. Sembra quasi che non si riesca ad esprimere al meglio in questa squadra e che abbia paura di metterci il piede. Stassi lo fa più volte sballare nell'1 contro 1.

La sua difesa fa un buon lavoro, ma quando può anche lui ci mette la firma, con una parata eccellente nel primo tempo e tante uscite puntuali, che a poco a poco vanificano i tentativi degli avversari di rimontare e vincere.

Tanto Ruffino, poco Club. Stava riuscendo a decidere e cambiare la partita da solo: doppietta che pareggiano per due volte la gara. Non abbassa neanche per un attimo, neanche nel finale, la grinta e il ritmo.

Sulla destra è un cavallo pazzo e si impossessa della fascia per usucapione. Stavolta non riesce a far gol, ma i suoi guizzi sono comunque risultati decisivi. Corre come un forsennato.

Benissimo nel secondo tempo, dove evita che il risultato diventi ancor più rotondo. Nel primo tempo poteva fare qualcosa di più su un paio di gol che si vede passare sotto le gambe.

Fa la voce grossa e sale in cattedra nel secondo tempo sopratutto, alzando il ritmo in difesa e fomentando la grinta dei suoi. Col suo tiro va più volte vicino al gol, ma senza riuscire a riaprire la partita.