Prova un minimo a fare la voce grossa in difesa, chiudendo parecchie incursioni degli avversari. Il Dream Team, però, nel secondo tempo, capisce come superarlo, e da lì, c'è poco da fare.

Riesce a trovare il giusto habitat, o meglio se lo crea da solo. Riesce a non farsi surclassare e domare da una difesa, comunque, ferrata come quella dei Pinguini e si toglie anche la soddisfazione di due bei gol. Gioca da attaccante vero.

Chiudi le gambe! Gli avversari lo tunnellizzano nella maggior parte dei gol, nei quali si, poteva fare un po' di più, ma neanche gli si può fare una colpa. responsabilità ne ha sopratutto sull'ultimo gol, dov'era totalmente mal piazzato.

Giornata dopo giornata, sta scalando la classifica di miglior portiere del torneo. Nei gol non ha colpe e con la sua altezza difende egregiamente lo specchio. Da sottolineare delle uscite perfette per tempo e decisione.

Fraseggia bene con i compagni, provando a tessere delle trame che permettano a questi di arrivare in porta. In difesa poco ruvido: perde totalmente il collante col reparto nel finale di gara.

On fire. Finalmente esce fuori il vero Stassi, quello che se decide di fare una cosa, ci riesce, costi quel che costi. Se avesse realizzato quel gol a rovesciata... probabilmente sarebbe entrato nei libri di storia di questo torneo. Decisivo.

Il più estroverso dei suoi: le prova tutte per cambiare la partita, ed è lui stesso a realizzare gli unici due gol della sua squadra. Superare il fisico Perricone oggi sembra impossibile, ma lui non demorde e tutti i suoi sforzi vengono premiati, ma senza punti per i PTN.

In difesa è una spina nel fianco per qualsiasi avversario, facendo un po' da anticamera al colosso di Rodi e facendo filtrare pochi palloni. In attacco è la spalla ideale per gli attaccanti, ma a volte si perde in cose semplici,

Dovrebbe far da "papà" come ha detto lo stesso suo capitano, ma non riesce a trascinare i suoi compagni per mano alla vittoria. Spinge tanto in avanti, ma il duello con Perricone lo vede sconfitto per gran parte delle volte.

Nel dizionario se si cerca "attaccante" spunta la sua foto: gioca appena 10 minuti, ma a lui basta per toccare un paio di palloni e metterli in porta con una facilità disarmante, come se non ci fosse cosa più naturale per lui. Peraltro marca due gol pesanti in momenti decisivi della gara.

Prova a sfruttare il suo fisico, ma Perricone ne ha molto di più. Costretto a giocare spalle alla porta, non si rende praticamente mai pericoloso. Da premiare la grinta e il coraggio.

Se sulla voce "attaccante" del vocabolario spunta la foto di Greco, su quella di "muro" spunta direttamente Perricone. Statuario e imponente, un colosso di Rodi sul quale tutti gli avversari si sono scontrati, sbattendo prepotentemente la testa e facendosi male. Oggi Perricone ha deciso che non si passa, inventatevi l'impossibile per contraddirlo.

Poco reattivo e concentrato, poco Zullo... Sopratutto nel secondo tempo la sua prestazione è ombrata dalla gran classe degli avversari. Da lui ci si aspetta sempre qualcosa di più, nonostante non abbia fatto una brutta partita.