Meno impermeabile rispetto alla finale. Fatica a contenere le spinte degli avversari in attacco, ma si fa vedere e il suo tiro riesce a sfondare la porta di Condò in un paio di occasioni. Ormai si è inserito al meglio in questa squadra.

Piedi ben saldi al terreno di gioco, copertura difensiva più che buona, un pizzico di furbizia e intelligenza nell'impostazione e la ricetta per la nemesi dei Porcelona è servita, o almeno così è sembrato per i primi 25 min. Forse perso troppo presto il fiato e la magia volge al termine.

Tanti gol presi, forse poteva far meglio, eppure in un paio di interventi si esalta e fa capire che, nonostante sia un portiere inventato, può dire la sua.

Gioca pochi minuti ma li sfrutta al meglio facendo rifiatare i suoi e tenendo alto il pressing sugli avversari portatori di palla; più volte arriva davanti la porta ma non trova il gol.

Continua il suo processo di crescita anche in questa amichevole che di amichevole ha poco o nulla. Sta piano piano diventando autonomo e si sta ritagliando uno specchietto di responsabilità all'interno della squadra.

Delizia con acrobazie e gesti atletici che rendono il gioco molto piacevole a noi spettatori. Timbra il cartellino dell'arbitro con una segnatura, non sufficiente per portare i suoi alla vittoria.

Un innesto che quando c'è, è pura brillantezza e freschezza per il gioco di questa squadra. rende imprevedibile il gioco dei Porcelona e da una grossa mano in avanti, sopratutto nella situazione di svantaggio.

Prestazione sui generis, nel secondo tempo non riesce a gestire la remuntada avversaria subendo gol sui quali poteva fare forse qualcosa in più.

Primo tempo dove è distante dal solito Audino, dal profilo del miglior giocatore del torneo. Fatica ad essere determinante e a far filtrare il suo tiro, ma si sveglia nel secondo tempo e da lì per i Porcelona, la partita si mette in discesa.

Insieme a D'angelo, crea una muraglia nella propria metà campo. Si incarica di gestire il gioco e di far recapitare preziosi palloni proprio al cugino omonimo, asse che funziona al meglio nel primo tempo, durante il quale riesce ad insaccarla alle spalle di Condò.

Adesso lo si può dire definitivamente: conclude la sua Apertura al meglio. Ha avuto anche lui qualche difficoltà iniziale, ma da campione, sa sempre come uscirne e portare con sé tutta la sua squadra. fautore della rimonta.

Sprint, corsa e tanto agonismo: la supercoppa la vuole e fa di tutto per conquistarla. Tiene il baricentro del team molto alto ma le energie cominciano a calare nel secondo parziale e le sue giocate risultano non più sufficienti per la vittoria.

La difesa dei LA Roma lo contiene bene e lui cerca in tutti i modi di fare la sponda per gli inserimenti dei compagni, ma non riesce ad essere pericoloso come al solito.

Quando prende palla, difficilmente si riesce a strappargliela dai piedi. Dove prende le energie ancora noi di Fairplay dobbiamo scoprirlo. La doppietta personale è la prova tangibile della sua più che buona prestazione.

L'incubo di A.Giorlando e compagno di reparto per il primo tempo almeno, durante il quale conduce una partita difensiva ottima senza sbavature. Rendimento che cala nel secondo parziale.