Stavolta mette la sua tecnica e la sua classe a servizio della squadra. Si veste dei panni del fantasista assist-man, meno che goleador. L'espulsione di Beninati deriva da una sua giocata, quindi anche in questa veste, non passa inosservato.

Gioca solo a intervalli, alternando momenti di sonno a momenti di breve incisività in difesa, dove fa ben coppia con Fasino, o almeno gli da una buona mano. Bravo anche a non cadere nella tentazione del doppio giallo.

Senza dubbio la miglior prestazione stagionale. Molto più concreto delle altre volte, diventa devastante contro la non solidissima difesa avversaria. Stavolta non solo fisico, ma anche tanta tecnica e fiuto del gol. Staccato Graffagnini nella classifica marcatori.

Senza dubbio il migliore dei suoi. Spinge, spinge e ancora spinge per bucare questa fittissima difesa avversaria. Tiene in mano gli equilibri della difesa dei Red Bull, ma spesso è troppo solo.

Altra grande partita. Rompe l'equilibrio con 10 minuti d'alta classe: 2 assist e un gol, ma anche tantissimi palloni rubati dietro. Il secondo MVP consecutivo glielo toglie il suo compagno Filippone, ma è indubbio che sia un giocatore straordinario.

Ci teneva a fare bella figura dopo la squalifica, ma prenderne 10 dal club di Mimmo non pensiamo fosse quello che si aspettava... Non ha colpe sui gol, se non negli ultimi due ed effettua due parate di fattura su Palmigiano.

Sperava di essere maggiormente impegnato in partite come queste, in realtà, oggi più delle altre volte, la sua difesa fa un gran lavoro e filtra i tanti tiri avversari. A lui rimangono solo un paio di uscite che permettono ai suoi di non subire il primo secondo gol in una partita.

La sua partita dura davvero poco, a causa di un doppio errore che lo porta all'espulsione. Fino a quel punto aveva spinto tanto e aveva lasciato presagire una giornata d'ispirazione.

Sin dal riscaldamento, affronta la sfida con una mentalità da campione che mantiene per tutta la partita. Anche a risultato in cassaforte, non abbassa la guardia e non vuole concedere nulla agli avversari. Affamato.

Dormiente. Si vede solo in parte nel primo tempo, poi lascia troppo intravedere il gap con gli avversari. Non convincente, ma meglio non svegliare il cane che dorme..

Gli avversari si dimenticano di marcarlo, sopratutto nei corner e lui non risparmia la punizione. Realizza un gran gol e mette brio e fantasia alla fase offensiva, creando il varco anche quando non c'è.

Al contrario di Gurrera, lo si vede più nei minuti iniziali, ma senza brillare abbastanza. Bene in fase di giro palla, meno in quella difensiva. Poco incisivo.

Fa la sua partita, senza esplodere nel corso dei 50 minuti. Tiene un ritmo abbastanza sostenuto, ma non fa una partita perfetta: qualche errore in impostazione non è da lui.

Squarci di buon Gurrera solo nei minuti finali dove sembra avere più energie degli altri e riesce a fare le due fasi con ponderazione. La sua staticità offensiva lo fa diventare un buon bocconcino per la difesa avversaria.

Non pulitissimo né perfetto per tutta la partita. Si fa superare con facilità, ma nei minuti finali spinge tanto e solo in extremis trova il gol. Altra partita in crescendo. Gli ultimi minuti non sono più quelli Cesarini, ma quelli Castronovo.

Non si capisce bene se fosse a corto di idee o se quelle che aveva non sono risultate buone. Ciò significa che non ha fatto una grandissima prestazione, troppo lontano dalla porta, troppo violato dalla squadra avversaria e la sua impenetrabile difesa, anche per un pallone d'oro di B come lui.