Uno dei pochi guizzi del primo tempo dello Scrotone, arriva dai suoi piedi. Fiato e grinta sulla fascia, non contiene Caldarella in fase difensiva, ma sfrutta i corridoi che esso stesso lascia libero. Perde di concentrazione e fiato col passare dei minuti.

Primo tempo dove si limita a chiudere qualsiasi spiraglio e/o idea all'attacco avversario. Nel secondo capisce che può far male col suo tiro e, quando vede lo spiraglio, non ci pensa due volte e calcia, trovando due magnifici gol.

Mette tanta consistenza in mezzo al campo, ma ho poco supporto da parte dei suoi compagni. Gli avversari, dunque, lo passano con facilità. Meglio nel primo tempo, dove tiene i suoi più alti.

Partita alla sua portata, dove può veramente fare il fenomeno. Gli avversari non stringono la marcatura su di lui e lui entra in area come niente sugli assist dei compagni. A un certo punto della gara, rinuncia alla fase difensiva, ma con un Alfieri così, se lo può permettere.

Si rende subito pericoloso al suo ingresso in campo. Corre più dei suoi compagni, mettendoci tanta grinta, ma è macchinoso e lento in impostazione. Anche sul 10-0 non smette di spingere per trovare il gol.

Fa tanto lavoro “sporco” per un attaccante: riconquistare il pallone, difenderlo, prendersi falli e imboccare i compagni. Nel finale riesce anche lui ad entrare nel tabellino dei marcatori, ma solo per una volta, a causa della poca cattiveria a tu per tu con Scrima.

Poca grinta e voglia di rendersi protagonista. La squadra lo assiste poco, ma lui non fa granché per liberarsi dalla fitta marcatura.

La coppia con Alfieri funziona eccome. Non gli sfugge nulla e riescono a non far sudare Casamirra. L'attenzione del suo compagno di reparto gli permette di salire spesso in avanti, ma senza buoni risultati.

Alfieri se lo divora con fisico e grinta. Sbaglia molti stop e fatica a rendersi pericoloso. Giornata no, più per merito di un’ottima difesa avversaria, più che per demerito suo.

Calcia da ogni dove e spesso azzecca lo spiraglio giusto. Si aspettavano molti più gol da lui alla vigilia, ma 7 possono bastare per fargli prendere il volo nella classifica cannonieri. Si sta laureando uno dei migliori attaccanti dei nostri tornei.

Si vede arrivare palloni da tutte le parti, ma non ha grandi colpe perchè Perricone tira colpi da biliardo. Reattivo in parecchi tiri, seppur tutti centrali. Non una giornata memorabile, mai miracoloso.

Troppo passengero per tutta la sua metà campo, ma i suoi avversari lo impegnano veramente poco, merito anche della sua difesa.

Spinge tanto sulla fascia, ma Alfieri e Russo sono sempre molto attenti a non lasciargli troppo spazio. Deludente rispetto all’ultima giornata, dove si era reso un minimo incisivo.

Come nelle precedenti giornate, si conferma il migliore nella scombinata difesa dei suoi. Ci mette il fisico, ma manca ancora di leadership per chiamare a sè i suoi compagni e compattarli.