Si era visto già dal riscaldamento che aveva il piedino più caldo del solito: capace di fortificare la sua prima posizione nella classifica assist-man e di realizzare gol non da poco.

Senza Galioto sta a lui e a Prezzemolo padroneggiare l’azione offensiva. Sente il peso della responsabilità e inizia a provarci da qualsiasi posizione, ma la sfortuna non sempre lo assiste.

Il dubbio più grosso non è soltanto su a chi premiare col migliore in campo, ma soprattutto su chi, tra lui e Barbaro, a questo punto, possa essere il Pallone d’Oro di Garibaldi cup. Devastante in ogni parte del campo, anche se col punteggio ormai al sicuro si affievolisce in difesa, mentre è sempre insaziabile in attacco.

Nel primo tempo è uno dei migliori in campo. Torna ad essere il migliore “Pino” Greco che abbiamo conosciuto, ma nel secondo smette di crederci e il suo reparto si sfalda a poco a poco.

E’ incredibile come, quando parte palla al piede, gli avversari cadano come soldati in guerra, senza arrivare sul pallone. Non ha problemi a fare cavalcate coast to coast e non arriva mai stanco a destinazione. A differenza del suo concorrente nel premio più prestigioso, lui preferisce essere perfetto in difesa, ma il fiuto del gol fa finire in rete il pallone quasi per inerzia.

Oltre a qualche grande parata, un solo errore e poi poc’altro. Non ha colpe sul 90% dei gol avversari, ma non fa nulla per scuotere la squadra, soprattutto al momento giusto.

Sembrava un’altra partita anonima: tanti gol sbagliati e poche occasioni dove entra nel vivo del gioco. Alla fine capisce come far male agli avversari e ne piazza tre di fila, con la collaborazione di Prestigiacomo.

Ci aveva detto che giocava con una gamba sola, da mezzo infortunato… e meno male. E’ uno dei migliori dei suoi, perché è capace di trasformare la sua grinta in gioco, vero. Un gol cercato e bello che fa credere in una rimonta che non si concretizza nel finale

Errore a parte sul gol di Perricone, fa una buona partita. Evita alcuni gol che avrebbero cambiato la gara ed è uno dei valori aggiunti di questa squadra. E’ anche merito suo se l’U.S. Quatruni è in finale.

Lotta dal primo all’ultimo minuto. Fa il possibile per evitare i contropiedi avversari e, in coppia con Greco, sono efficienti, soprattutto nel primo tempo. Perdendo di lucidità ed energia.