Di fatto, escludendo Prezzemolo, rimane l’unico attaccante. Ha tante responsabilità e non delude la fiducia che i suoi compagni gli affidano. Suo il gol che manda tutto ai rigori

Si vede poco in avanti, tallonato a uomo da un buon Viola, che lo contrasta di fisico. Eppure, rimane uno dei migliori per come ha cambiato la partita: zampino nel primo gol (che Graffagnini gli ruba) e zampata nel terzo, uno delle migliori realizzazioni di giornata.

Non solo lavoro difensivo, ma anche aiuto agli attaccanti. Bella sfida innescata con Graffagnini: scontro alla pari, dal quale escono entrambi vincitori. Che rigore!

Il genio del PSG non fa il genio. Come detto anche da suo fratello nel post-partita “E’ forte, ma non ha giocato al meglio”. Rigore a parte, ci si aspettava un pizzico di più da lui, forse il gol decisivo che avrebbe mandato tutto a casa prima dei penalty. Senza Scaduti perde un po’ di smalto.

Partita dalle poche cose. Subisce un infortunio che lo costringe a finire la partita anzitempo, ma prima di farsi male, realizza un gol bello e importante, aggiungendo alla lista delle squadre purgate anche il Paris San Gennar. Non sbaglia il rigore, anche con un piede solo.

Pallido nel primo tempo, stupefacente nel secondo. Nonostante i suoi prendano due gol nel secondo tempo, è nel primo che corrono più rischi, causa la scarsa pulizia e ordine. Nel secondo tempo, rischia addirittura di ribaltarla da solo, con due tiri stupendi.

Sui gol non ha grosse colpe e può prendersela solo con la sfortuna. Para tante occasioni ed effettua una gran parata in posa plastica su Sulliotti, che vale i rigori.

Invisibile per gran parte del match. A una partita dove era stato il migliore in campo, ne segue una dove non si rende partecipe a sufficienza. Non fa cose eccezionali, ma neanche grossissimi errori.

Corre tanto, ma non più delle altre partite. E’ il Duracell della sua squadra: non si ferma mai, fornendo un grande aiuto in fase di spinta. Non si risparmia una marcatura serrata su suo fratello.

I suoi movimenti sono scontati per gli esperti difensori dei Chiavo. Fatica ad addentrarsi nell’area di rigore e ad essere pericoloso. A tratti vaga nella terra di nessuno.

Ottima coppia con Greco dietro, ma anche lui non si limita al solo lavoro difensivo. Si stacca bene dalla linea, andando a prendere l’avversario alto e imposta meglio del suo compagno di reparto.

Croce e delizia. In alcune occasioni è troppo superficiale, il che lo rende poco sicuro, mentre in altre si veste da Superman dei suoi, prendendo palle non scontate.

E’ il jolly del PSG. Entra nel momento del bisogno: quando bisogna stringersi e chiudersi dietro, fa abbastanza bene nel suo ruolo. Gioca poco.