Non fluido in impostazione perché soffre il pressing avversario. Innesca, però, un bel duello con Amoroso, che viene ben marcato, ma che riesce, comunque, a sfuggire dalla marcatura, soprattutto nella ripresa.

Destreggia bene in avanti con Amoroso e sfugge bene alla marcatura avversaria, ma senza gonfiare la rete. Cimino gli chiude parecchie occasioni. E’ bravo anche e soprattutto ad aggredire alti gli avversari e a chiudere le azioni sul nascere.

Schiacciato dagli avversari. Non gli lasciano lo spazio che per lui è vitale per il contropiede e per rendersi pericoloso. Innescato non benissimo dai compagni, non sfrutta al meglio il suo fisico.

Risponde bene al suo collega Cimino: un duello a distanza tra i due portieri più forti del torneo. Parate spettacolari da una parte e dall’altra, ma lui sfiora l’imbattibilità della sua porta, e non solo per merito della sua difesa.

Non raddoppia bene su Ciulla, con il quale manca un po’ di collante, soprattutto nel secondo tempo. Fa poco in avanti: confuso e confusionario.

Partenza non da Amoroso: è ben marcato da Ciulla e non riesce a puntare la porta. Riesce a liberare, però, i compagni che sbloccano la partita e gli danno una sorta di “via libera”. A questo punto si scatena, anche da unica punta, riuscendo a incidere in contropiede e, quando trova confidenza col gol… è difficile da fermare. Altro pokerissimo.

Bravo nel concretizzare l’unica, o quasi, occasione che gli capita tra i piedi. Soffre anche lui il pressing alto degli avversari, ma ci mette più cuore dei suoi compagni, questo lo fa spiccare.

Concentrato da subito. Non perde lucidità in difesa e sbaglia poco, anche in situazioni di punteggio nelle quali potrebbe permetterselo. Si fa vedere anche in avanti, senza fare gol, ma assistendo parecchie volte i suoi compagni.

Ancora una volta, come in ogni occasione, è decisivo e determinante, nonostante il risultato finale. Gli Sdeghedé giocano i primi 25 minuti nella metà campo avversaria, ed è solo per merito suo se il match non finisce in goleada già nel primo tempo. Capuano e Costantino devono fare dei tiri di quel genere per batterlo.

Gestisce bene in difesa, ma non si risparmia qualche pericolosa discesa in avanti: in una di queste trova un gol pazzesco, alla Costantino. Bravo soprattutto nel tenere alta l’attenzione e il pressing.

Un Putrone ben diverso da quello dell’ultima partita. Costantemente fiacco e sulle gambe, nonostante non corra tantissimo, non si trova nelle migliori condizioni fisiche. Chiude male sui difensori avversari che si inseriscono.

Sta vivendo un periodo di forma assurda. In difesa non fa una piega e in attacco è decisivo. Ha trovato finalmente confidenza con la porta, sono diventati amici e adesso non la lascia più, tanto che ogni tiro da lui effettuato, è gol.