Entra in campo tranquillo e sorridente, anche dopo i gol iniziali degli avversari, quasi sottovalutandoli. Ma non sa che dall’altro lato lo aspetta un Vacante in ottima forma, che non gli lascia fiato e spiraglio, ma lui è Puccio e il guizzo per far gol lo trova sempre.

Gli arrivano pochi palloni, quasi inattivo. Incolpevole sui gol, effettua qualche bell’uscita e un paio di buone parate, che danno sicurezza ai suoi.

Il migliore dei suoi. Bravo a sfruttare gli unici due momenti di amnesiadella difesa avversaria, per pungere con il suo tiro e i suoi inserimenti che riaprono, momentaneamente, la partita. Rimane a una buona intensità anche nel resto della partita.

Indiscutibile migliore in campo. Perfezione assoluta: non sbaglia un intervento, un’uscita, una lettura e oggi è davvero impossibile da passare. È ovunque e sempre con la stessa intensità, realizzando un gol alla Roberto Carlos. Perfetto.

Si vede poco per tutta la partita. Mineo e Cosenza su di lui fanno un buon lavoro, imprigionando la mente della squadra.

Non è il 9 da 40 gol a stagione, ma, citando Vacante “anche il suo gioco passivo è di fondamentale importanza per i Dog Sitter”. Deve trovare più confidenza con la porta, imparando magari da Brancato e Iacono.

Cerca il più possibile di caricare i suoi, ma sembra anche lui domato dalla potenza degli avversari, ai quali riconosce superiorità. È, comunque, l’ultimo a mollare e ad abbandonare la barca.

Meglio nel primo tempo, dove spinge tanto su quella fascia, come sa fare lui. Nel secondo, respira un po’ e si limita a fare un bel lavoro di copertura, sempre sulla stessa fascia, dove conquista tanti palloni, senza pochi rischi.

Anche lui irriconoscibile. Chiuso dal gran lavoro di Mineo e Cosenza, non riesce a inventare e a centrare la porta.

Manca Iacono? Che problema c’è? C’è lui… Tripletta nel giro di pochissimi minuti, che cambia la partita e fa capire agli avversari che stavolta non sarà così facile. Letale sotto porta, ma non solo, bravo anche in mezzo al campo a recuperare tanti palloni.

Secondo migliore in campo, tra le fila dei suoi. Capisce subito che stavolta non sarà semplice e si rimbocca le maniche, entrando subito in partita. Argina il più possibile le discese avversarie con tanta grinta. Torna a essere lo Schiadà delle prime partite.

Spettacolare inizio, ma soprattutto ha costanza per tutta la partita. Gioca dall’inizio alla fine con la stessa intensità, senza dare respiro al centrocampo avversario, fulcro del loro gioco. Trova il primo gol, che carica i suoi e sbaglia poco in difesa.

Irriconoscibile. Imperfetto nelle conclusioni veloci degli avversari e incerto in alcune occasioni. Vede entrare il pallone da tutti i lati.

Non solo torna ai livelli della prima partita, ma li supera. Giocatore diventato fondamentale per i suoi. Con la sua calma, ma allo stesso tempo con la sua grinta, contraddistingue la manovra dei suoi.