Non c'è un gran Caldarella? No problem ci pensa "El Graffa". Tornato dopo un bel pò di assenze, torna anche a essere decisivo con le sue giocate e sbucando, con la sua agilità e la sua tecnica nei pertugi (pochi) lasciati dalla difesa avversaria. Suoi i gol decisivi.

Poco costante. Parte a mille all'ora, con la voglia di spaccare il mondo e di prendersi questa finale. Realizza un assist e appoggia costantemente i compagni in attacco, ma è rivedibile in difesa, sopratutto nel secondo parziale.

Non la sua miglior prestazione. Porretto gli da del filo da torcere con il suo fisico, costringendolo a giocare di spalle e bloccando, dunque, sul nascere le sue folli cavalcate. Ma lui riesce sempre e comunque a trovare l'idea e la grinta per portare i suoi in finale.

Innesto che da principio fa paura al Wolfsburg per il suo fisico e la sua bella capacità di inserirsi con il tempo giusto. In seguito, viene domato bene da sansone che non gli lascia i centimetri per far male.

Gettato lì, a notevole distanza dal resto della squadra, con la speranza di trovarlo, come sempre, con delle lunghe verticalizzazioni. Gioca bene di sponda, ma ha poca confidenza con la porta

Alti e bassi continui nella sua partita, giocata ordinatamente in difesa. da un lato c'è l'immagine dei suoi imperiosi stacchi di testa che chiudono le azioni avversarie, dall'altro c'è la fotografia di lui che si perde Graffagnini nel gol decisivo.

Senza dubbio il migliore in campo. La sua follia gli permette di essere impavido contro gli avversari. Non lo spaventa niente e nessuno ed è merito sopratutto suo se la difesa ha retto gli attacchi avversari sino alla fine.

Il migliore in campo dei suoi. Non smette un attimo di correre, costituendo una spina nel fianco enorme per il Wolfsburg. Stessa intensità tenuta dall'inizio alla fine, ma che non riesce a trasmettere ai suoi.

Inutile spendere parole per lui. Costante e decisivo come al solito. Se non ci fosse stato lui, molto probabilmente i suoi starebbero ancora cercando di agganciare la finale. Parate decisive, aiutate anche da una buona organizzazione difensiva, che costringe gli avversari a tiri non ravvicinati.

Carica in corso d'opera. Non gioca bene nel primo tempo, ma si rifà nel secondo, dove tira fuori la giusta grinta ed entra in partita quando non è troppo tardi. Peccato, si meritava questa finale.

E' come una gocciolina, poco pericolosa, ma che costante cade sulla testa degli avversari, fino a far stancare gli avversari, costretti a cedere ai suoi attacchi. Con la sua doppietta porta in finale il Wolfsburg.

Lontano dal D'Amico visto nelle altre partite. Subisce gol non impossibili da parare e para per tutto il tempo con poca sicurezza, bloccando solo poche volte il pallone.

E' in fase calante rispetto all'inizio del torneo. Due partite non al top, ma speriamo si possa rifare nella finale.

Non gli reggono le gambe. Gioca poco ma bene nel primo tempo, dove si trova molto bene con il compagno di reparto, mandandolo più volte in area di rigore.