Gli capita un osso duro stavolta: Cosimo Gioia, che non gli lascia il tempo di respirare e neanche momenti di gloria. Poteva fare di più, ma più per merito degli avversari che per demerito suo.

Partita d'alto livello, quella che da lui ci si aspettava, finalmente esaurita la rincorsa a Zuccarello che lo porta in vetta alla classifica, ma siamo sicuri che non si fermerà e non alleggerirà il suo ritmo.

Con Mannino può disinteressarsi del ruolo di iniziatore delle azioni e di centrale di difesa. Ha un buon tiro e fa bene a provarlo, anche se la difesa avversaria lo argina bene.

Ritmo mai basso. O assume sostanze dopanti o non si sa come riesca a non stancarsi mai. Corre dall'inizio alla fine, chiudendo tanti palloni e realizzando tanti assist, molti per suo fratello "Coco".

Trova sempre il varco per andare a calciare, ma non impensierisce Valenza neanche una volta. La sua corsa da una mano incredibile ai suoi, ma ci si aspettava il gol.

Lo si trova in difesa, dove la comanda magistralmente dal punto di vista tattico, facendo arrivare pochi tiri contro la porta di Valenza. In attacco scende due volte e realizza due gol. Meglio di così?

Convincente in difesa, con la sua rigidità e il suo fisico, ma risulta sempre troppo solo, contro 2 o 3 avversari e chiaramente non può sdoppiarsi.

Altra gran prestazione da estremo difensore per Alberto Valenza, che non manca mai nell'appello chiamato dagli avversari, al quale risponde sempre "presente". Tante belle parate che salvano il risultato e lo esaltano.

Il più convincente dei suoi, non molla mai. La sua classe e tecnica bruciano la difesa avversaria, innescando un grandissimo duello con Antonio Gioia, vinto da entrambi.

Bella la sua prestazione. In mezzo al campo non si arrende mai e non si stanca mai. Corre tanto e assiste Gioia in tutte le sue discese, servendolo a puntino.