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Per lui è tutto oro ciò che luccica e non solo. Riesce a trasformare in gol un pallone morto, dopo aver colpito il suo compagno Perricone in pieno volto. Gioca bene e con tranquillità, senza cadere nella trappola degli avversari. |
Voto: 6.75
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Quando parte palla al piede, fa eccitare mezzo "Mediterraneo". Imposta benissimo e con velocità che crea difficoltà alla difesa avversaria. |
Voto: 6.75
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Trova un super gol. Il capolavoro arriva al termine di una partita giocata non al meglio, nella quale è solido, ma è anche molto lento. |
Voto: 6.75
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Le sue cavalcate sono fondamentali per lo Shaktar. Corre tantissimo ed è imprendibile su quella fascia destra quando parte palla al piede. Potrebbe passarla di più. |
Voto: 6.50
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Con lui e Graffagnini l'azione passa da una sponda all'altra. Velocisti assoluti, con e senza palla al piede. Lui è più efficace perchè ha più il fiuto del gol. |
Voto: 6.75
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Si interscambia bene con Porretto. Chiude bene Mannino nella sua metà campo, nonostante abbia meno fisico. Manovra le azioni dei suoi con fluidità e trova anche un gol. |
Voto: 6.75
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Da lui è ovvio ci si aspetti di più. Anche qui siamo ben lontani dal difensore visto pochi mesi fa alla Garibaldi Cup, anche se va detto, che la marcatura di stavolta su Porretto, non facile, ha reso il tutto più difficile. |
Voto: 6.75
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Non si vede tanto e fa poco male alla difesa dello Zenit. Corre vanamente, ma si rifarà alla prossima. Conclude in crescendo la sua partita. |
Voto: 6.50
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Cosa gli prende? Inizio di stagione molto più che sottotono. Non è decisivo, non fa gol, non è Galioto. Ridateci la copia originale del Galioto, quello che marcare era impossibile, quello che faceva gol a raffica, ben lontano da quello di ora |
Voto: 6.50
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Il suo fisico gli conferisce il ruolo di "gigante" che lui sfrutta a suo favore sia in difesa che in attacco. Non si può attaccare, contrastare, spingere. Potrebbe esser lui a trainare la squadra verso una posizione di classifica agevole. |
Voto: 6.75
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Se vorrà essere eletto il miglior portiere del torneo, dovrà fare ben altro. Irriconoscibile. Subisce gol che prima non avrebbe subito, anche se ritrova negli occhi la tigre e la rabbia che da tempo mancavano. Più leader che portiere. |
Voto: 6.25
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Nel primo tempo diventa l'idolo della folla: parate acrobatiche che tengono in ballo il risultato. Nel secondo dopo qualche problemino, torna a corrodere i guantoni, disinnescando bombe a mano degli avversari. Migliore in campo. |
Voto: 7.25
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Per si e per no lui corre. Il Forrst Gump di FairPlay passa anche questa partita a correre correre correre fino allo sfinimento. Crea di più di Galioto, ma poche volte impensierisce D'amico |
Voto: 6.50
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